ESPERIENZE
In questa pagina troverete alcuni brevi estratti di esperienze di quanti hanno sperimentato il Rebirthing Transpersonale in sedute individuali o incontri di gruppo.
Invitiamo tutti a inviarci materiale in merito per rendere questo spazio ancora più interessante.
E’ il sentire allo stato puro, lasciarsi guidare dal respiro, farsi prendere dalle sue mani senza chiedersi nulla e iniziare un viaggio che non sappiamo dove ci porterà. Ogni seduta è una tappa, ogni percorso è senza fine. La coscienza è mentale, ma la consapevolezza è corporea.
Lavorando con il corpo pensavo di capirne il linguaggio, come si esprimesse, di conoscerlo almeno in parte. Ma non capivo che non facevo una cosa… niente!
Attraverso questo percorso mi sono reso conto che la cosa più difficile è che il corpo non vuole essere intellettualizzato, ma semplicemente ascoltato e compreso. Come ognuno di noi. Il respiro è il suo strumento. Lasciarsi andare al respiro, non preoccuparsi delle sensazioni corporee, lasciar scorrere il flusso delle memorie. E’ diventare flusso della e nella propria esperienza. E l’esperienza la vera evoluzione. Ritengo che darsi un traguardo rappresenti un limite, il flusso dura un’intera vita. La massima esperienza del flusso è semplicemente accettarlo per quello che è, senza giudizi, aspettative e alcuna forma di resistenza. Il rebirthing è consapevolezza di chi e come siamo; accettarlo la nostra strada.
Sto ancora scoprendolo. Grazie Iole
Biagio
La vita non risponde a ciò che vorremmo e alle nostre fantasie. La vita risponde a ciò che siamo. Il Rebirthing ci aiuta in questo. A ciò che siamo qui e ora. Compreso questo, accettato questo, saremo liberi di decidere e di essere responsabili di ciò che accade. Perché la responsabilizzazione della propria vita è l’unico vero atto rivoluzionario di libertà verso noi stessi e verso gli altri. Smettere di guardare fuori, cominciare a conoscere dentro. Così tutto cambia, nella dinamicità della vita, tutto si muove, tutto si vive... per scoprire alla fine che siamo nati così come già siamo. Una danza appassionante.
Biagio un anno dopo
In questi giorni sento una rabbia enorme dentro, mi verrebbe di urlare, di gridare forte, di spaccare tutto ora però la posso, la so osservare ed è fantastico. ora che la comprendo, che la accetto, che comprendo che fa parte di me, è incredibile. ora che posso osservarmi, semplicemente osservarmi, senza dover dire e pensare a niente, è grandioso.. Mentre prima l'avrei senz'altro giudicata, odiata, non accettata, mi sarei incazzata ancora di più con tutto e tutti, ma soprattutto con me.. odiandomi, non volendomi, non accettandomi, avrei pensato a 1 miliardo di cose, sentendomi stupida, credendo di essere matta e reprimendo quella rabbia che invece sarebbe dovuta uscire. Ora non mi preoccupo, la lascio fare, la lascio stare, la lascio andare, senza indugi, perchè comprendo con mia grande sorpresa che è un'emozione, una mia emozione! sono io! e non dovevo reprimere o giudicare assolutamente niente! Impossibile, ancora stento a crederci che ora riesco a guardarmi, posso osservarmi con coraggio. in un altro modo, con altri occhi. semplicemente restandoci dentro, senza staccarmi da me per non sentire, senza pensare di essere un'altra persona e non aver niente a che fare con le mie emozioni! e provo compassione, un'immensa compassione per me e per tutte le persone intorno a me
Sofia
Ho provato tanta gioia nell'arco della giornata e ancora dopo il reb... Ero in casa, con la mia famiglia e tutto quello che facevo, lo facevo con gioia e amore, non mi pesava nulla, anzi.. quasi non mi rendevo conto con quanta spontaneità mi ritrovavo a a fare cose, che in genere faccio per routine, e che di certo non mi diverto a fare, perché mi pesano. Invece no, ieri ero felice di farle! Mi sono goduta ogni attimo della serata e sentivo ogni cosa che toccavo, ne percepivo il valore (non so bene come spiegarmi), per poi abbandonarmi ad un tenero sonno profondo.
E.M.
Trovo una difficoltà incredibile a esprimermi, dentro è tutto così chiaro, così semplice, così trasparente. mi faccio accompagnare dalla musica, e un pianto di riconoscenza verso tutti e tutto mi accompagna. Piango perchè mi sono accorto che non c'è bisogno di muovere niente, non c'è alcun cammino, niente da spostare, niente da sistemare... ma solo tutto da lasciare! Ecco che cosa sono: uno che non ha spostato una virgola di sé e che può accogliere l'altro perchè non è altro, ma è proprio come lui.
Maurizio
Mi sono lasciata fare con spontaneità ciò che mi consento di fare quando sono nella mia stanzetta in meridiana ed assisto chi respira. mi sono resa conto della grazia di cui sono stata dotata, per poter vivere tutto questo, della capacità del tocco di alleviare e di come aver integrato e trasceso le mie paranoie, mi consente di sostenere chi è pronto a liberarsene. lo scorso incontro di febbraio era stato improntato, nonostante il dolore alla schiena, all'accogliere il piacere, mentre respiravo davanti alla finestra ed il sole mi riscaldava dentro e fuori, ho ritrovato il piacere dell'accogliere..il piacere, questa volta, del piacere di agire nel mondo con il cuore aperto.
Paola
Il seminario con le donne è stato magnifico: ci siamo incontrate come delle estranee (e per qualcuna anche come nemiche) e ci siamo lasciate come delle sorelle.
Maura
Lasciarsi andare non è questo? Lasciarsi andare al respiro non è mollare e abbandonarsi con fiducia alla vita? Penso e sento che è così, questo per me significa il reb.
Cristina
Invasa e pervasa da sensazioni molto forti come il dolore, la sofferenza e a momenti anche la solitudine... e ancora la gioia e una nuova forza interiore che non conoscevo e non sapevo di avere. Soltanto facendone esperienza se ne ha la dimensione della grandezza.
Stefania
E' stato un cocktail di grandi emozioni, dallo stupore alla gioia di essere lì, di respirare un'atmosfera magica, di accorgermi che in fondo sono "normale" e che tutti i pensieri e le paure sono veramente frutto di una mente che va da sé e che non rispecchia il "Vero Me"!
Ary
E' stato un vero sollievo immergermi nel clima del seminario fatto di amicizia e libertà e coraggio. Credo proprio che parteciperò anche ai prossimi, farò il possibile per venire e sto già spargendo la voce, anche se le persone aperte a questi discorsi e disposte a investire concretamente tempo, denaro ed energie in definitiva non sono molte. Ho apprezzato anche i temi discussi. A volte durante le tue/vostre parole appassionate ho gettato la spugna, ho smesso di cercare di capire tutto, e sono rimasto semplicemente a contemplare la forza e l'energia che scaturiva: bellissima.
Adriano
Incertezza, ansia, paura dell'ignoto ma c'è speranza, voglia di star meglio, voglia di ripulirmi, voglia di vivere. e allora vado, mi tuffo senza pensare, un respiro dopo l'altro lascio sul posto una dopo l'altra tutte le mie vecchie armature, armature pesanti, fuse col sangue coagulato, sangue di ogni ferita, corazze di rabbia, di ogni grido mal celato. ma sono ancora nei limiti e allora forzo il respiro, lo rompo, mi apro, mi espando, mi evolvo, mi innalzo, sono sempre io nella mia veste più pura fatta di Aria. ma c'è anche il corpo che vibra forte e hertz ovunque come per dirmi "hei amico ci sono anch'io, non sono solo una zavorra c'è il fuoco dentro di me".
Salvo
Non c'è stato un momento preciso, ma gradualmente ho visto la mia vita cambiare; e per vita non intendo casa, lavoro, affetti, ma il mio starci dentro. Mi vedo ancora, guardando indietro nel tempo, in bilico tra quello che avrei voluto fare o essere, e quello che avevo fatto o ero stata. E nel presente? No, lì in realtà io non c'ero. Ed è questa la grande occasione da cogliere, la vera rivoluzione da fare, quello che mi sembra stia cambiando veramente. ci sto dentro a questa vita, nel bene e nel male, un po' più consapevole, un po' più affettuosa con me stessa, meno rigida nel giudicare gli altri. Potrà sembrare una cosa da poco, probabilmente lo è, ma la sensazione che provo e quella di un malato che a poco a poco riprendere a vivere: ed è una sensazione meravigliosa! Il cammino mi appare in salita, non voglio dare nulla per scontato, e una volta raggiunta una meta ecco che subito si presenta un altro ostacolo, ancora più difficile da superare.
Patrizia
Parlarne sembra quasi inopportuno. Sono sensazioni molto personali eppure, nella loro semplicità, estremamente condivisibili. Non c'è più, ora, un ricordo, se non estremamente labile, di quello che credevo essere "me". Più sperimento, anche lontano dal Respiro, più la visione di "ciò" che sono, perdendo forma e definizione, acquista in contenuto. Si manifesta quello che credevo non potesse avere espressione attraverso me e tutto ciò che sento di aver ormai esperito si affievolisce come mai provato, lasciando spazio a nuove sensazioni ed emozioni. E' pura espressione in divenire del rapporto che ho con me stessa, così privo di rancore che sorrido nei momenti in cui mi trovo a prenderne coscienza. Non è assenza di dolore, rabbia o giudizio, tantomeno eterna presenza di gioia o affannosa, quanto dannosa, ricerca di "perfezione": per me è stata la riscoperta di un abbraccio accogliente, caldo, amorevole. Il mio.
Alessandra