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CODICE DEONTOLOGICO REBIRTHING TRANSPERSONALE

L’operatore rebirther transpersonale è colui il quale, attraverso un percorso formativo e di crescita personale, ha acquisito specifiche conoscenze in merito alla tecnica di respirazione del Rebirthing Transpersonale e del modello teorico di riferimento a cui essa si riferisce, che gli consentano di assistere con deontologia e professionalità una persona durante una sessione di respirazione.


Le regole per coloro che insegnano il Rebirthing Transpersonale riassumono i principi basilari del codice deontologico di medici e psicologi.
Oltre a ciò altrettanto basilari saranno i principi di integrità e servizio umanitario che si ispirano alla tradizione psicologica e spirituale della Psicologia Transpersonale e del modello integrale di Ken Wilber (AQAL) insieme alla Filosofia Perenne, l'Advaita Vedanta, il Sanatan Dharma (la religione universale).


1) E’ fondamentale da parte dell’operatore aver acquisito una profonda e completa padronanza della tecnica - delle sue caratteristiche e potenzialità - prima di proporla ad altri.

2) L’operatore deve evitare ogni forma di manipolazione psicologica sull’individuo.

3) L’operatore deve essersi impegnato attraverso l’autoconoscenza ad emanciparsi da ogni forma di proiezione.

4) Nel profondo rispetto della persona, l’operatore ha l’obbligo di evitare ruoli condizionanti o direttivi della vita privata e spirituale dell’individuo.

5) Compito del rebirther transpersonale è favorire e promuovere:

- La ricerca interiore e lo sviluppo degli aspetti migliori dell’essere umano: i suoi potenziali e i suoi talenti, in una prospettiva di servizio umanitario teso allo sviluppo di individui coscienti e autonomi, in grado di creare relazioni umane costruttive.

- Sviluppare quindi la naturale aspirazione dell’uomo alla auto-conoscenza , all’armonia, alla saggezza, alla giustizia, alla compassione e al servizio del prossimo.


6) Gran rilievo viene dato a creare tra i rebirther della scuola relazioni sane, atte allo sviluppo della libertà e della consapevolezza, e prive di qualunque forma di indottrinamento e di condizionamento.

7) La realizzazione del Sè è la meta dello sviluppo interiore, che il rebirther transpersonale cercherà di promuovere con tutti i mezzi a sua disposizione.

8) Il processo di abilitazione al lavoro di rebirther implica quindi l’aver compiuto un profondo lavoro di sviluppo della propria consapevolezza che comporta integrità, assenza da secondi fini, servizio disinteressato e compassione.
Obiettivo degli operatori rebirthers è sì diffondere la tecnica del rebirthing transpersonale, ma soprattutto che le persone che lo praticano e lo insegnano siano persone serene, appagate della vita; persone che sappiano comunicare in modo efficace ed autentico, in armonia e che sappiano affrontare gli eventuali conflitti in modo costruttivo e migliorativo in tutti gli aspetti.

E’ fondamentale il riferimento a studiosi quali: Ken Wilber, Stanislav Grof, Allan Watts, Carl Gustav Jung, Roberto Assagioli, Abraham Maslow. Altresì è considerato essenziale il pensiero di Maestri spirituali quali  Ramana Maharsi, Sri Aurobindo, il Dalai Lama, J. Krishnamurti, Nisargadatta Maharaj.


9) Compito dell’operatore è continuare la sua formazione e supervisione in modo permanente collaborando e partecipando a tutte le iniziative promosse e concordate con il dott. Filippo Falzoni Gallerani e i rebirthers della sua scuola.
 

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