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Un fantastico/tragico 2005

Cosi voglio intitolare questo paragrafo della mia vita! Il 2005 è stato per me un anno ricco, intenso e pieno di gioie e dolori. Alla fine dell'estate 2004 io e Luca siamo consapevoli che dobbiamo cambiare casa: quando ci sono i cuccioli bisogna avere una tana e dopo Emil avevo cambiato idea a non volermi mettere sulle spalle un mutuo per venti anni per acquistare una casa (come in tutte le situazioni della mia vita, se senti stabilità dentro non ti mette paura nulla e il coraggio di affrontare anche impegni lunghi è dato proprio dal fatto che sei profondamente certa che la tua famiglia (Io e Luca) sarà per sempre quel per sempre che nell'infinito dell'attimo è vissuto eternamente appieno) E poi, mio fratello Maurizio nel 1998 mi permise di stare nella sua casa, ma solo per un anno: ne erano trascorsi 7 da allora e forse era il caso di cambiare e lasciare a lui la sua casa!! Ok! Ci mettiamo a cercare casa!!! Scartiamo l'idea di cercarla ad Anguillara: prezzi altissimi, oltre le nostre disponibilità (la mia busta paga non permetteva certo mutui elevati) e cominciamo ad allontanarci nella ricerca verso Roma Nord: Sutri, Ronciglione, Capranica. Il 14 novembre 2004 per una serie di sincronicità incredibili mia cognata che ci informa di una casetta vicino a casa sua in vendita perché i proprietari in crisi hanno deciso di separarsi senza mediazione di agenzie immobiliari, ad un prezzo accessibile alla nostra portata, in una zona vicino al cuore del paese ma isolata e tranquilla, insomma è lei la nostra casetta (come sarà chiamata poi da noi). Luca la sceglie da fuori: esposizione a sud, un balcone che l'attraversa che nel retro porta ad un piccolo giardino, tutta su un piano e al primo piano! Finalmente Emil potrà fare tutto il casino che vuole perché sotto abbiamo i garage. E' nostra! Mi ricordo ancora bene quando a Roma siamo andati con i vecchi proprietari ad estinguere il loro mutuo al momento della firma in via Nomentana hanno iniziato a suonare le campane'. Grazie alle mani sante del mio fratellone R. (che ci aiuta a ri-sistemarla come piace a noi) la casa ha un aspetto semplice e minimalista ma confortevole e sobria. Dal 25/9/2005 ci viviamo e la amiamo come estensione di noi La mia seconda laurea. Nel 1993 un po' per gioco e un po' per cercare di dare risposte alla mia 'strisciante' infelicità mi sono iscritta alla Facoltà di Psicologia insieme alla mia compagna di studi di sempre.. Manu. I primi tre anni sono stata una 'scheggia': ho dato esami a raffica, studiando di notte, andando a frequentare le lezioni dopo il lavoro, spendendo molti soldi del mio stipendio per acquistare i libri e sponsorizzarmi questo progetto. L'incontro con il rebirthing transpersonale e la sapienza di Filippo negli anni hanno un pò' 'frenato' il mio percorso: quando si studia la psicologia transpersonale, il modello integrale di Ken Wilber, risulta poi difficile studiare una psicologia accademica che è solo una parte della storia...passami la metafora lettore : è come andare all'Università ad apprendere i principi della fisica quantistica e poi trascorrere ore e ore su libri che ti descrivono l'arbitraria struttura dell'atomo. La mia separazione, la mia storia tra il 1998 e il 2001 'rallentano' il mio corso di studi anche perché la mia vita era diretta altrove.. dovevo conoscere Jole bene e dovevo dedicarmi tempo ed energia: l'India, la Nuova Zelanda, l'arrivo di Luca nella mia vita, Emil, la resistenza della mia famiglia ad accogliere Luca, insomma avevo deciso che forse la mia seconda laurea non era necessaria, non sarei stata mai una psicologa-psicoterapeuta.. mentre sempre più sentivo la mia identità di rebirther transpersonale. Alla mia comunicazione che avrei mollato l' Università Filippo con autorevole-autorità mi impone ( e per chi ha conosciuto Filippo questa è proprio una parola grossa.. fuori dal suo essere..) di continuare e di concludere gli studi.. anche se incinta e con la consapevolezza che non avrei mai praticato la professione. Ora, io ho delegato alla figura di Filippo (come mia immagine - interna) nella mia vita un ruolo di guida e di riferimento.. con Luca ci siamo guardati e abbiamo detto: 'Se lo dice Filippo si fa!' . La devozione è un forte motore.. e dà quella spinta, quell' energia.. che poi trasforma la fatica in regalo. Insomma preparo gli ultimi tre esami in poco tempo ( tra giugno e luglio del 2002' con la pancia di 7/8 mesi) ..sentendo la fatica 'fisica' di sostenere gli esami ( p.s in facoltà, malgrado il caldo e la mia condizione non ho avuto alcun tipo di agevolazione dai miei 'colleghi' universitari, i professori invece sono stati deliziosi tipo farmi dare l'esame senza stare ore e ore sulle sedie, in mezzo a tante persone in un luogo, la facoltà, poco arieggiato..eppure lì si studiava per comprendere l'Altro da Sé'.(scusate la divagazione') L'arrivo di Emil rallenta molto la conclusione del mio percorso universitario e mi rimetto in moto andando a cercare il professore per discutere la tesi solo alla fine del 2003. Grazie a un mio carissimo amico-collega riesco a mettermi in contatto con un professore assistente di cattedra del prof. C. materia : storia della psicologia. La mia idea è di sbrigarmi..e basta. La mia media è di 100.. il risultato ormai non lo sento più legato ad una definizione della mia identità ( come lo era stato il 110 e lode del 1989! Voto della mia prima laurea), devo solo chiudere stà pratica che dopo 10 anni comincia a pesare. Il prof. Antonio M.F. ( per correttezza non inserisco il suo cognome.. anche se lo meriterebbe) è disponibile e attento, intuisce che il mio lavoro (una tesi storica dalla psicologia umanistico esistenziale alla psicologia transpersonale e il contributo di Ken Wilber a questa psicologia considerata la 'quarta forza') può essere un BUON lavoro e alle mie due prime versioni della tesi superficiali e approssimative, mi 'massacra' rifiutando e contestando quasi ogni riga. E' stato un grande insegnamento per me quell'esperienza con lui: la mia superbia ( come! io che conoscevo così tanto'), la mia presunzione a voler fare tutto e subito.. sono stati veramente il mio lavoro.. Decido quindi con Luca di fare un buon lavoro': si discuterà la tesi quando sarà pronta.. e sarà una bella tesi! (complice anche una seduta di rebirthing dove ho 'visto' su uno schermo scuro una scritta luminosa: 'Guarda che il tuo lavoro può essere utile a qualcuno!” Mi sono data da fare alla mia tesi per un anno, Luca ha curato tutto il capitolo relativo a Wilber (traducendo brani in inglese) e ovviamente Filippo è stato il supervisore assoluto di tutto il nostro lavoro. Il 24/2/2005 arrivando con 30 minuti di ritardo alla discussione, come dice Luca, ho 'incantato' la commissione esponendo la tesi con tranquillità e sicurezza. Ho meritato un bel 107/110 e i complimenti del prof. C. che era entusiasta del lavoro svolto. Questa estate Antonio M.F ha lasciato il corpo per un tumore a soli 43 anni. Il suo ricordo e il suo sorriso ironico quando mi 'cioccava' (nel senso che mi faceva capire che lui sapeva che stavo facendo un lavoro mediocre e che potevo fare certamente meglio) è uno dei tanti regali nella mia vita. Dopo la discussione della tesi, all'uscita dalla facoltà, con Luca siamo entrati in una chiesa ad accendere una candela, un modo per ringraziare la nostra devozione e la nostra fede..per la realizzazione di un progetto sì faticoso ma bello proprio perché costruito insieme. Il mio papà allora era in ospedale e la luce di quella candela mi commosse fino alle lacrime asciugate e accolte da Luca con il suo infinito amore.

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